Canzoni oneste, quasi fossero un'ammissione di colpa

Sproloquio

01 01 Lascio gli epitaffi a chi si sa raccontare senza perdere il filo del discorso 1:36

02 02 Affermare onestamente di essere onesti è ancora onesto 1:40

03 03 Dal punto di vista agorafobico il lockdown fu la golden era 1:34

04 04 Poche cose mi entusiasmano più di un cambio di paradigma 2:19

05 05 ::: 1:51

06 06 Quando salgo in cattedra generalmente sto parlando allo specchio 1:55

07 07 Realtà è tuffarsi a piè pari dentro ad un bar di provincia 1:49

08 08 Non solo non mi vergogno di essere naïf, lo rivendico proprio 2:10

09 09 Snobbo le collettività ma sono membro onorario del partito delle rosicate 1:16

10 10 Una volta tolte tutte le maschere rimane solo empatia 2:28

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"Questa musica non è soddisfa nessun ego, non è arte ma neanche intrattenimento finto". Un degno riassunto di questo disco che racchiude un pugno di canzoni dedite al punk rock meno ammiccante e più oltranzista che possiate pensare: voce soffocata da muri di chitarre taglienti ma confortanti. Il tutto condito da testi testardi sui quali troverete sicuramente qualcosa da ridire. FFO: Leatherface, Manifesto Jukebox, Frammenti

"This music doesn't satisfy any ego, it's neither art nor fake entertainment." A worthy summary of this record which contains a handful of songs dedicated to the less alluring and more extremist punk rock than you might think: voice suffocated by walls sharp-but-comforting guitars. All seasoned with stubborn lyrics on which you'll surely find something against to say. FFO: Leatherface, Manifesto Jukebox, Frammenti